Le due vie
dialettizzazioni perciò non riguardano l’opera in sé, ma il modo col quale avviene la recezione da parte dello spettatore ricevente.
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cessa di essere spettatore e passa di là dalla barriera, dalla parte dell’autore.
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lasciare la parte di spettatore per intervenire nell’opera, o di manomissione poteva essere accusato o, nell’ipotesi migliore, di ri-creare un’opera che
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D’altro canto l’intervento per compensazione da parte del ricevente-fruitore non può ritenersi o nullo o disprezzabile in quanto che, quello che si
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recezione sull’opera, in quanto che, costituzionalmente, la recezione dell’opera viene a strutturare in parte il processo creativo. Donde l
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alla musica (a parte si vedrà dell’architettura e di altre manifestazioni) si basa dunque non sul processo transazionale che l’opera provoca nel
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senso legittimo che si intende ora, e, se mai, incompiute come è del Livre di Mallarmé e della maggior parte dei romanzi di Kafka. Ma neppure il Livre di
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della poesia come realtà pura, un po’ come lo scheletro non è parte scoperta nella visione del corpo di un animale, e, anche se non si sa che c’è o come
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due punti di stazione, per di più erroneamente identificati come quello dell’autore e quello del ricevente. La mimesi dovrebbe essere dalla parte dell
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Forma e contenuto aspirano a fornire una prima analisi della struttura dell’opera d’arte e si porrebbero dalla parte dell’autore, ma tale dissezione
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parte del ricevente o fruitore, si trovano nella necessità di buttare alla deriva tutta o una parte della specificità dell’opera d’arte, sia, come
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Lasciando da parte quanto si riferisce al primo punto di stazione, per cui ci riferiamo a quello che, a diverse riprese, abbiamo scritto in proposito
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Per il fatto che l’opera d’arte entra a far parte del mondo della vita, per i mezzi fisici in cui è stata estrinsecata, come tale diviene oggetto e
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per ricavarne un’opposizione diretta, ed infatti dove il design, nell’accezione moderna, è nato, nel Bauhaus. l’esercizio della pittura da parte di Klee
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dell’artista a trovarsi legata dalla parte del ricevente. Ed è questo che in primo luogo determina il fatto inconsueto che la diffusione dell’arte
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Il ricorso esplicito che una notevole parte della pittura contemporanea fa, come s’è già osservato, alla fotografia, usandola scopertamente come un
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Nella prima parte di questo saggio, riportandoci ad una analisi strutturalista di Barthes, abbiamo rilevato che il messaggio implicito nella
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possibile perché il pittore ha rinunziato alla sua posizione privilegiata di autore unico, ed è passato dalla parte dello spettatore. È passato dalla parte
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tale lo fissa senza potere intervenire oltre. L’artista attuale non si parte da un oggetto, ma crea un’immagine che si comporti come un oggetto
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simbolico, dalla parte del ricevente, ha corso solo per il ricevente e non tocca l’opera, che viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o si
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ridotta rispetto alla inesauribile ricchezza del fenomeno e perché, a parte gli schemi spontanei della percezione che filtrano quasi automaticamente la
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’esistenzialità stessa dell’oggetto, sia pure con un inganno. In genere il trompe-l’oeil si parte da un arrangiamento di oggetti che si inserisce in una certa
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caso della maggior parte della pittura ottocentesca, al di fuori dell’impressionismo e della pittura inglese da Bonington a Turner, vale citare almeno
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intermedia, in parte ricevendo, in parte proiettando. E se ci si chiede come possa essere possibile che, al momento stesso in cui l’opera d’arte è intesa in
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convergenza di fuoco sull’estetica speculativa da parte di problematicisti, neo-positivisti e semanticisti, la riproduce Garroni: «La possibilità di un
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una sorta di arte-arti, si domanda: «D’altra parte come potremo reintrodurre le arti’ se non attraverso uno ‘schema mentale provvisorio’ anche soltanto
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Dunque la necessità di aggirare l’aporia si presenta inevitabilmente anche a chi dall’aporia si parte come da uno scoglio irremovibile. Ma l’aporia
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rivelata ponendosi dalla parte dell’autore, oppure istituendosi come il destinatario dell’opera, proiettandovi le proprie intenzionalità, oppure
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della recezione dell’opera d’arte, pur se la si inquadri solo sotto quest’ultimo aspetto, e cioè dalla parte del ricevente. In questo senso l’estensione
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La originalità e la ridondanza passano dunque dalla parte del ricevente; come è giusto, e, in tal senso, avranno una consistenza estremamente
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stava in questo deciso porsi dalla parte del ricevente. «La parola estetico — continuava il Dewey — si riferisce all’esperienza come apprezzamento
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dell’opera d’arte dalla parte della recezione è perfettamente legittima, purché si attenga al punto di stazione prescelto e non intenda assorbire o
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fotografia rispetto alla cosa fotografata 38. Come dunque l’apprezzatore doveva riporre l’opera d’arte tutta dalla parte del ricevente, così nell’iconicità
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, se non in parte, segno di altre cose, ma bensì di se stessa: essa reca in se stessa la propria significabilità» 39. Ma la inconsistenza di quella
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genealogia anche nell’Estetica hegeliana, per eplicitare l’arte come comunicazione, non sente la necessità di passare dalla parte del ricevente, e pone la
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reinserzione nel tessuto (dialettico) della storia appartiene al secondo momento, in cui l’opera viene considerata in quanto è entrata a far parte del mondo
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o meno parzialmente, dalla parte del ricevente. Quando questo ultimo evento si produca, e, per il momento attuale ne daremo congrua esemplificazione
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antitesi ad un plesso politico-culturale, ma in quanto tale è anche entrata a far parte di un contesto storico, che a sua volta potrà aver determinato
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’opera d’arte. Nel processo creativo, ci si parte dunque da un processo di semiosi per giungere a ricostituire una realtà immediata, astante, ma
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linguistica è la scienza globale delle strutture linguistiche, la poetica può essere considerata come faciente parte integrale della linguistica» 5. Ed
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esaminarlo. Non si parte dall’immagine come immagine, ma come tramite di senso e vuole analizzare come l’acquista. Per questo ammette di darsi una notevole
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articolazioni del linguaggio, ma in primo luogo si offre la prima nelle unità significative. Ora, a parte il fatto fondamentale, che sulla percezione si elabora
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’architettura fa parte indissolubile dell’architettura stessa; ma non è la struttura per cui si qualifica architettura-opera d’arte. Un’eguale struttura
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Abbiamo detto che i vari messaggi contenuti a differenti livelli dall’opera ne fanno parte integrale, ma non della struttura per cui un’opera d’arte
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identificata per il solo fatto che, ove si tolga o si modifichi una parte, l’opera d’arte cambia aspetto, ma dal riconoscimento che in base a quella
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perché, seppure la musica possa sembrare la più diretta e immediata delle arti, il suo accaparramento, da parte dell’uditore, può essere così duro e
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all’idea del fato, che sottraeva una parte grandissima degli accadimenti alla possibilità di previsione umana, la causa si presentò, ai fisici come agli
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e di Newton, non si affiancò, e in parte si contrappose, la meccanica quantistica. In quello che interessa a noi, la meccanica quantistica produceva
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dell’opera d’arte, corrisponde dunque all’indagine da compiersi sull’opera d’arte, una volta che è entrata a far parte dell’esperienza. Non si tratta
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’assolutezza della legge. Ma d’altra parte uno stretto meccanicismo non rappresenta il pensiero, così come venne sviluppandosi, di Marx ed Engels, anche
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